Una delle categorie più interessanti tra i cementi bioceramici è quella in grado di interagire direttamente con i tessuti periradicolari, stimolando la formazione di idrossiapatite. Questo processo è fondamentale per favorire la rigenerazione dei tessuti danneggiati e garantire una guarigione ottimale.

I materiali bioceramici rappresentano una vera svolta in campo clinico, poiché non solo sono compatibili con il nostro organismo, ma possiedono anche proprietà bioattive che favoriscono la salute dei tessuti circostanti. Studi clinici e di laboratorio hanno confermato la capacità di questi materiali di contrastare batteri dannosi e di aderire in modo efficace alle pareti canalari, garantendo una chiusura ermetica essenziale per il successo del trattamento endodontico.

All'interno della vasta gamma di cementi bioceramici ci sono varie tipologie, tra cui allumina, zirconia, silicato di calcio e biovetri, ognuno con caratteristiche specifiche che determinano l'interazione con i tessuti. Tra le bioceramiche bioattive, il silicato di calcio spicca per la sua capacità di promuovere attivamente la rigenerazione tissutale.

L'introduzione dei cementi endodontici bioattivi negli anni '90 ha rivoluzionato le terapie canalari, offrendo un'alternativa efficace alle tecniche tradizionali che potevano presentare limitazioni legate a condizioni anatomiche particolari. Grazie a questi innovativi materiali, oggi è possibile affrontare con successo situazioni cliniche complesse, garantendo risultati duraturi e una migliore prognosi per il paziente.

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